Se c’è un posto che preferisco dentro casa mia è senza dubbio la cucina, progettata scrupolosamente dal mio architetto del cuore: mio zio Nico! (mai chiamato zio in realtà, ci passiamo di appena 10 anni per cui per me è il mio migliore amico, considerato da sempre come un fratello)
Obiettivo di questo articolo è quello di farvi conoscere lui e STUDIO GAD, la sua azienda di architettura situata a Roma che si occupa della progettazione di locali (clicca qui)
Apro così una bellissima rubrica per voi: consigli professionali e non dell’home decor, a portata di famiglia, dove parleremo di organizzazione, convenienza e tendenze dell’interior design.
Oggi vi parlo dell’ambiente più bello che esiste per me: LA MIA CUCINA!
Volevo una cucina contemporanea, non ultra moderna ma con qualche elemento tradizionale.
I colori scelti sono quelli del cuore: blu e panna abbinati al legno rovere e al marmo arabescato.
Le idee erano chiare: isola con piano cottura e mensola per la colazione con gli sgabelli a vista.
Quindi siamo partiti proprio da questi elementi, non ho mai sognato in realtà una cucina grandissima, ma doveva essere prima di tutto funzionale e organizzata.
La richiesta di mio marito era esclusivamente una: cappa indistruttibile e soprattutto funzionante, e su quello ci siamo affidati ad un’azienda leader come Ernesto Meda.
La marca della cucina invece è Scavolini, progettata comunque su misura.
I piani lavoro sono rivestiti tutti con delle lastre di marmo arabescato, che io adoro! Danno alla cucina quel tocco di eleganza e raffinatezza.
Un bel posticino è riservato per il mio Bimby che mi accompagna durante la vita di tutti i giorni
Accostato al marmo c’è il legno rovere della mensola per colazione. Sempre di legno rovere sono le mensole appese alla parete colorata blu.
La stanza è separata da un mobile di falegnameria, progettato per dividere l’ambiente della cucina da quello del salotto. La porta è all’interno del mobile ed è a scomparsa. Adoro il gioco di trasparenze data dalle vetrine nella parte superiore.
Io la chiamo “la mia gioielleria” perché sembra un mobile da esposizione, in effetti adoro cambiare in continuazione allestimenti dei miei servizi a seconda delle stagioni.
Questo è l’ambiente della mia quotidianità, dove do vita ai miei piatti, spazio alla creatività, ma anche il posto che mi rilassa particolarmente, dove trovo la mia pace, dove organizzo le mie colazioni.
Nico ha saputo leggermi nel pensiero quando ha abbozzato la mia cucina, nata così con tanti piccoli dettagli come piacciono a me ma che non cambierei per nessuna cosa al mondo!
Che dite? Faccio bene a far partire la giornata dalla mia mensola per la colazione? 😉
CREDITS:
PHOTO:Valentina Giovinazzo
Arch. Nicodemo Albanese
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